Don’t Regulate Educate

Alziamo il sipario su un nuovo progetto Erasmus+!

Dal 26 fino al 29 maggio 2024 siamo stati a Volos in Grecia per il primo meeting di coordinamento del progetto “Don’t regulate, educate”.

Il progetto, avviato ad aprile 2024, è coordinato da EurOperativa (Grecia) e coinvolge come partner, oltre Travelogue, iniciativainternacionaljoven (Spagna) e GLAFKA s.r.o. (Rep. Ceca).

La finalità di questo progetto è quella di aumentare il capitale umano dello staff delle nostre organizzazioni, attraverso l’acquisizione di nuove competenze, metodi e strategie relative al supporto di interventi educativi per l’alfabetizzazione ai media digitali e l’alfabetizzazione critica ai media (DML-CML), contrastare la diffusione di fake news e migliorare il pensiero analitico e l’elaborazione critica delle informazioni.

Per maggiori informazioni: info@ass-travelogue.eu , 075 874 9895 , 340 8569948.

#erasmusplus#dre#dml#cml#digitaleducation#adulteducation

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Progetti europei

YOUTH IN EUROPE

Standard white

DETTAGLI:

Titolo: Don’t Regulate, Educate (DRE)
Durata: 01/04/2024 – 30/09/2025 (18 mesi)
Programma: Erasmus+ | KA210 – Adult Education
ID progetto:  2023-2-EL01-KA210-ADU-000181229

PARTNER:

  • EurOperativa (Volos, Grecia – Coordinatore);
  • Travelogue APS (Marsciano, Italia);
  • Asociación Iniciativa Internacional Joven (Málaga, Spagna);
  • GLAFKA s.r.o. (Praga, Repubblica Ceca).

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO:

La pandemia portata dal COVID-19 è stata l’ultima di una serie di sfide affrontate dai nostri paesi, i quali, nonostante la scienza offra la capacità di prevedere ed identificare i problemi trovando soluzioni in modo affidabile, loro tuttavia sono risultati non essere adeguatamente preparati a tutto ciò. Però accettare ed applicare gli strumenti scentifici forniti da parte dei membri di una determinata società, non sempre può raccogliere la piena fiducia dei cittadini, a volte infatti vi è una grande crisi di fiducia del pubblico nell’affidabilità dell’informazione scientifica. Al centro di questo problema c’è la capacità pubblica nel saper riconoscere e differenziare una notizia vera da una fake-news. I social network e i media garantiscono un facile accesso ed un’immediata diffusione di una grande quantità di informazioni scientifiche, ma questo non avviene in base ai principi dell’onestà, bensì secondo le regole della comunicazione persuasiva e della manipolazione. Le emozioni prevalgono sui fatti e la soddisfazione dell’utente è al centro del processo di comunicazione, dunque si verifica una situazione in cui i fatti oggettivi hanno meno influenza sulla formazione dell’opinione pubblica rispetto alle emozioni e alle convinzioni personali. L’informazione del pubblico si basa sulla fiducia piuttosto che sull’obiettività, il che rende l’informazione particolarmente resistente all’evidenza e quindi favorisce non solo la disinformazione ma anche lo sviluppo di teorie del complotto. In questo contesto, sempre più segmenti della popolazione sono pronti a ignorare i fatti o addirittura ad accettare palesi bugie. Il successo della comunicazione non dipende più dal sostegno della verità ma dalla formazione del “senso della verità”. Le conseguenze di tale situazione sono diventate piuttosto evidenti nel contesto della pandemia, poiché nell’area europea l’esitazione nei confronti della vaccinazione è stata particolarmente forte a causa di un potente movimento no-vax che è stato riprodotto principalmente attraverso i media digitali. È ovvio che i cittadini vulnerabili alla disinformazione possono addirittura costituire un rischio per la salute pubblica. Sebbene questa perdita di fiducia nella scienza dipenda da un’ampia gamma di fattori (istruzione, condizione economica, convinzioni politiche/religiose, accesso a Internet), il ruolo dei media digitali e in particolare dei social media nel plasmare questa nuova situazione sembra essere particolarmente decisivo . Queste considerazioni sono al centro di questo progetto.

SCOPO DEL PROGETTO:

Lo scopo di questo progetto è quello di aumentare le conoscenze dei media digitali del personale di ogni organizzazione, attraverso l’acquisizione di nuove competenze, metodi e strategie relative al supporto di interventi educativi per la Digital Media Literacy (DML) e la Critical Media Literacy (CML), cioè l’alfabetizzazione ai media digitali e l’alfabetizzazione critica ai media, contrastando la diffusione di fake news e potenziando il pensiero analitico e l’elaborazione critica delle informazioni.

ATTIVITÀ PRINCIPALI:

  1. Gestione del progetto:  la gestione del progetto inizia con la discussione di eventuali idee e proposte, partendo con il Transnational Project Meeting (TPM), ovvero il primo incontro transnazionale del progetto svoltosi a Volos in Grecia dal 26 fino al 29 maggio 2024 con i partecipanti di tutte le organizzazioni. In seguito ci saranno gli Online Meeting (OM), ovvero 5 incontri online, che si terranno durante tutto il progetto e se necessario verranno organizzati più OM. Ed infine il Quality Assurance (QA), ovvero 3 elementi chiave con cui faremo la valutazione delle nostre attività, il primo una valutazione qualitativa e quantitativa della comunicazione, dei tempi e dell’efficacia delle azioni di gestione e delle riunioni online, il secondo una valutazione delle attività del workshop principalmente attraverso le relazioni dei partecipanti con le attività e l’acquisizione di nuove competenze e metodologie, ed infine il terzo una valutazione quantitativa del numero dei partecipanti agli eventi di networking organizzati. Tutte le attività saranno guidate e monitorate direttamente da tutti i leader del progetto.
  2. Ricerca:  la ricerca ha come obbiettivo principale la creazione di un quadro generale che tratta la DML e la CML, per migliorare la capacità delle organizzazioni del partenariato. Questa ricerca è composta da 3 parti: nella prima parte, i partner condurranno una revisione completa sui temi della DML e della CML nell’area europea. Nella seconda parte, ciascuna organizzazione contribuirà producendo una mappa completa dei progetti DML-CML, delle iniziative formative e delle attività di ricerca implementate nel proprio Paese negli ultimi 5 anni. Nella terza parte esploreremo ed eventualmente svilupperemo metodi su come implementare interventi educativi in modo da trasformare l’ambiente di apprendimento delle organizzazioni in luoghi sicuri di inclusione sociale per persone che, a causa del loro background (esclusione sociale, disagio economico, differenze culturali), sono più vulnerabili alla disinformazione e alle fake news poiché hanno ridotte capacità critiche e comunicative.
  3. Peer Learning Workshops (PLW):  workshop di apprendimento tra pari, in cui il nostro personale otterrà nuovi strumenti educativi relativi alle DML-CML attraverso l’apprendimento tra pari sia internamente che coinvolgendo altri stakeholder. In questi workshop ci si aspetta che i partner presentino i loro progetti più rilevanti e coinvolgano gli stakeholder. Ogni giornata lavorativa sarà suddivisa in due parti, nella prima parte del lavoro dovranno essere trattati gli aspetti teorici, mentre nella seconda parte gli aspetti più pratici sottolineando aspetti innovativi dei metodi presentati. Il 1° PLW si svolgerà in Spagna a settembre mentre il 2° in Italia a dicembre. Nel PLW-1 i partecipanti da coinvolgere sono 6 dell’organizzazione ospitante + 2 per partner + 9 virtualmente. Nel PLW-2 i partecipanti da coinvolgere sono 6 dell’organizzazione ospitante + 2 per partner. 
  4. Methodology Workshops (MW):  workshop metodologici, in cui il nostro personale applicherà la terza parte della ricerca che riguarda l’inclusione sociale delle persone vulnerabili soggette a fake news. Il primo workshop si concentrerà sugli aspetti pratici delle problematiche DML-CML mentre il secondo ne metterà in risalto le dimensioni teoriche. Entrambi mireranno a inventare nuovi strumenti, metodi e strategie innovative di trasformazione organizzativa e adattabilità alla munificenza ambientale attuale ed in evoluzione, come i parametri esterni che influenzano le attività delle nostre organizzazioni. Il primo MW si svolgerà in Repubblica Ceca a marzo 2025 mentre il secondo in Grecia a giugno 2025. Nel MW-1 i partecipanti da coinvolgere sono 6 per l’organizzazione ospitante + 2 per partner + 9 virtualmente. Nel MW-2 i partecipanti da coinvolgere sono 6 dell’organizzazione ospitante + 2 per partner. 
  5. Disseminazione:  aggiornamenti del sito web: ogni organizzazione avrà una sezione dedicata nel proprio sito web dove darà visibilità al progetto e ai suoi risultati, utilizzando anche i propri social mediaWebinar: una sessione online rivolta al personale delle nostre organizzazioni, a cui parteciperanno coloro che non hanno preso parte ai workshop, affinché i risultati del progetto possano essere diffusi e meglio integrati all’interno delle nostre organizzazioni. Conferenze locali: un’attività di diffusione locale che ciascun partner deve implementare nella propria città con un minimo di 35 partecipanti. Conferenza virtuale: tutti i partner organizzeranno insieme questa attività virtuale al fine di raggiungere gli stakeholder e gli individui che preferiscono i canali di comunicazione digitali rispetto a quelli fisici (ad esempio provenienti da aree remote).iducia

News e aggiornamenti:

Il prossimo 15 ottobre alle 18:30 terremo un webinar per condividere tutto ciò che abbiamo imparato durante la recente mobilità a Malaga …

Dal 15 al 19 settmbre 2024 siamo stati a Malaga in Spagna per il primo Peer Learning Workshop (PLW) del progetto “Don’t …

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